I problemi dei più grandi

Nel 2018 il Roverismo compie 100 anni. La data è simbolica perché il Roverismo non ebbe un inizio ufficiale vero e proprio, ma si sviluppò poco a poco, attraverso esperimenti e tentativi. Baden-Powell non ideò lo Scautismo come un progetto unico fin dall’inizio, ma, poco per volta, ideò nuove soluzioni. Fu così per le Guide, per i Lupetti, per i campi scuola, ecc. A volte, come accadde per il Roverismo, le soluzioni adottate furono precedute da tentativi e da sperimentazioni controllate per trovare la soluzione migliore.

I primi tentativi

Inizialmente lo Scautismo si rivolgeva essenzialmente ai ragazzi dai 12 ai 14-15 anni. A quei tempi, infatti, in Gran Bretagna la scuola dell’obbligo terminava a 14 anni e a quella età molti ragazzi iniziavano a lavorare, mentre molti altri cominciavano gli studi superiori in colleges lontani dalle loro città. Sia gli uni che gli altri facilmente lasciavano lo Scautismo. Vi erano però anche ragazzi che rimanevano nei Riparti dopo i 14 anni, ma, verso i 16-17 anni, anche per essi iniziavano altre difficoltà: una perdita di interesse per lo Scautismo praticato nel Riparto e il desiderio di nuove prospettive e di attività più adeguate alla loro età.

Inizialmente Baden-Powell pensò per i ragazzi più grandi a una associazione di amici degli Scouts, con dei clubs, per mantenerli in contatto fra di loro e con il Movimento Scout.

Tuttavia questa soluzione non si rivelò molto valida e il problema degli Scouts più grandi continuò a tenere desta l’attenzione e la mente dei dirigenti Scouts. La rivista dei capi inglesi, “The Scouter”, ospitava spesso lettere di Capi e di Commissari che parlavano di questo problema, presentavano le loro esperienze e chiedevano consigli su cosa si potesse fare con gli Scouts più grandi.

Un primo tentativo: i Senior Scouts

Baden-Powell si rese conto che i clubs non erano una soluzione adeguata e iniziò a progettare qualcosa di più strutturato. Nel gennaio 1917 pensò a una Branca specifica, che chiamò: “Senior Scouts”, per la quale progettò di sviluppare il sistema delle Specialità, con l’obiettivo di farle divenire un vero e proprio avviamento al lavoro attraverso una specializzazione in uno dei vari rami dell’industria, del commercio, ecc.

Un mese più tardi egli pubblicò un primo schema basato su tre punti:

  1. come mantenere gli Scouts più grandi nell’influenza utile e benefica dello Scautismo
  2. che cosa fare con tanti Scouts che tornano dal servizio militare, ansiosi di riannodare i legami con il loro Riparto
  3. che fare con quei ragazzi che a 16 o 17 anni chiedono di entrare nello Scautismo.

 

Nell’aprile 1917 fu tenuta una Conferenza dei Commissari a Mathlock Bath, dove fu riconosciuta da tutti la necessità e l’urgenza di un programma per i ragazzi più grandi. Baden-Powell precisò meglio il suo progetto e scrisse “Retaining and Training the Senior-Scouts” (Trattenere e formare i Senior Scouts), in cui prevedeva, all’interno del Riparto, la costituzione di Squadriglie di “Senior-Scouts” per i ragazzi dai quindici anni in su. Però la costituzione di queste Squadriglie, o la partecipazione ad esse, non sarebbe dovuta essere obbligatoria. Il programma prevedeva attività di servizio civico, come pronto intervento, sorveglianza antincendio, attività di guardacoste, ecc. Era prevista poi un’istruzione specifica con il conseguimento di brevetti particolari relativi al lavoro nel commercio e nell’industria, al lavoro agricolo, o alla marineria mercantile e militare.

Nel 1917, quindi, iniziò ad operare la Branca “Senior-Scout” con l’obiettivo di preparazione al lavoro futuro. In questa ottica fu tentato anche il funzionamento di una fattoria scout, ma l’esperimento non riuscì, sia per mancanza di adulti preparati che potessero impegnarvisi e sia di lavoratori giovani, perché a 18 anni i giovani partivano per il servizio militare.

L’avvio della nuova Branca presentò però molte difficoltà, anche perché il momento non era particolarmente adatto: si era infatti in piena Prima Guerra Mondiale e moltissimi Capi e Commissari erano sotto le armi. Inoltre il programma previsto era piuttosto utopistico. Le intenzioni erano buone, perché si voleva dare una qualificazione professionale agli Scouts e aiutarli a inserirsi nel mondo del lavoro, ma il progetto fallì perché solo pochissimi Capi furono in grado di organizzare dei corsi adeguati e anche perché i datori di lavoro si fidavano poco di questa preparazione professionale organizzata dallo Scautismo.

I Rovers

Poi, con la fine della Prima Guerra Mondiale e con il ritorno del colonnello Ulick G. C. de Burgh, che aveva lavorato nel movimento scout fin dalle origini, Baden-Powell riconsiderò il problema dei “Senior-Scouts”. Discusse a lungo con il colonnello de Burgh e insieme lavorarono su uno schema di programma. Il nome da “Senior-Scout” fu cambiato in “Rover-Scout”, la missione fu trovata nel motto “Servire” e i principi generali negli ideali dell’antica Cavalleria.

Furono avviati alcuni esperimenti e nel settembre 1918 uscirono il primo regolamento della Branca Rover, che fornì il primo punto di partenza. Questo regolamento, come era naturale, fu provvisorio e richiese diverse modifiche negli anni successivi. Vale la pena notare, comunque, che nei primi due anni ne furono stampate dieci edizioni per un totale di 26.500 esemplari.

Gli esperimenti avviati mostrarono che si era sulla strada giusta e il passo seguente fu la pubblicazione in due parti, in aprile e novembre del 1920 delle “Note sul funzionamento dei Rover-Scouts”. La modifica più interessante e importante fu l’aumento dell’età minima di ingresso nella Branca da 15 anni a 17 ½.

La terza Branca del movimento scout stava così muovendo i suoi primi passi come “fraternità dell’aria aperta e del servizio”. Il primo Commissario Nazionale Rover fu naturalmente il colonnello Ulick G. C. de Burgh. Era la persona adatta per dirigere il Roverismo nel suo cammino iniziale. Purtroppo, nel novembre 1921, il colonnello morì a causa di una malattia contratta in guerra. Fu validamente sostituito da P. B. Nevill.

La prima occasione per la Branca Rover di presentarsi al pubblico fu durante il primo Jamboree internazionale nell’agosto 1920 a Londra. I Rovers inglesi sostennero diversi incarichi nei vari settori con tanta buona volontà che il Roverismo fu apprezzato unanimemente da tutti.

La strada verso il successo

Il passo successivo fu la pubblicazione da parte di Baden-Powell, nel novembre 1922, del suo libro “Rovering to success” (“La strada verso il successo”). Baden-Powell aveva esitato molto prima di mettersi all’opera e, fra i numerosi libri che scrisse, questo gli richiese un impegno veramente speciale. La sua segretaria raccontò che egli aveva “scritto e riscritto, chiedendo pareri e suggerimenti a molte persone e adottando spesso le loro opinioni”[1].

Ne “La strada verso il successo” Baden-Powell illustra le sue idee su come raggiungere il successo nella vita. Non il successo come ricchezza o fama, ma il successo della felicità, “il solo vero successo”.

Il libro è rivolto direttamente ai giovani, con l’intento di spingerli, ispirarli e consigliarli come Rovers. In esso Baden-Powell non si è preoccupato di dare regole o di stabilire quali attività svolgere, né in quale maniera realizzarle, perché desiderava che la nuova Branca fosse piuttosto elastica e non imbrigliata da rigidi regolamenti.

“Rovering to success” ebbe un grande successo di vendita e Baden-Powell poté così presentare a un vasto pubblico le sue considerazioni sulle grandi possibilità del Roverismo.

Con la pubblicazione nel 1923 di “Program, Organization and Rules” (il regolamento per i Rovers) apparvero le prime prove ideate direttamente per i Rovers, per i quali, fino a quel momento, erano state utilizzate le Prove di Classe e le Specialità degli Esploratori in maniera riadattata. È da notare, infatti, che anche per i Rovers erano stati previsti i passaggi di Classe e le Specialità, come per gli Esploratori, ma i passaggi di Classe e le Specialità scomparvero presto, negli anni successivi.

Il Roverismo alle prime prove

Nel 1926, nella Albert Hall a Londra, con inizio nella notte di Pasqua, fu realizzato il primo incontro di Rovers inglesi, denominato: “Moot”[2]. Si incontrarono Rovers e Capi provenienti da tutte le contee della Gran Bretagna per assistere alla Cerimonia di Investitura nello stile dell’antica cavalleria medievale. Lo stesso Baden-Powell faceva la parte del Re e teneva nelle mani un bacile in rame, dove i Rovers che ricevettero l’Investitura lavarono le loro mani. Baden-Powell ricordò loro che con questo gesto intendevano esprimere il loro proposito di una vita migliore, più pura, e il loro rammarico per il male e gli errori fatti in precedenza.

Il Moot si concluse con una conferenza nella quale furono discussi punti e problemi importanti per la vita della Branca. Fra questi, proposto dagli stessi Rovers, fu affrontato il ruolo del Capo Clan. Dalla discussione emerse l’importanza di un certo autogoverno per i Rovers, però si vide anche che era indispensabile la figura di un capo adulto.

Il Roverismo nel mondo

In quegli anni, seguendo l’esempio inglese, anche in molte associazioni scouts nacque una Branca Rover. In alcune nazioni, e in particolare in Inghilterra, nell’Impero Britannico e nei paesi del nord Europa, il Roverismo fu essenzialmente un’estensione delle attività degli Scouts attuate ad un livello tecnico più adeguato all’età e con un particolare rilievo alla vita all’aria aperta.

In altri paesi, e in particolare nelle associazioni scout cattoliche di Francia e Belgio, il Roverismo si caratterizzò per una forte carica religiosa e spirituale (la “spiritualità della Strada”).

Però nel mondo scout vi furono e vi sono ancora associazioni che hanno preferito terminare lo Scautismo con la Branca Esploratori, per il timore che il Roverismo potesse prolungare una fase adolescenziale priva di responsabilità, con il rischio che il giovane anziché guardare all’esterno del Movimento Scout e in avanti, verso il suo futuro, si richiudesse al suo interno, guardando all’indietro, alla sua infanzia.

Delle tre Branche dello Scautismo la Branca Rover è stata quella che ha avuto le maggiori difficoltà nel definire una sua strada. Vi è anche da considerare che, al contrario di quanto ha fatto per le altre due Branche, Baden-Powell ha definito solo delle linee generali per la Branca Rover, ma senza entrare in molti dettagli.

Nel contempo, la Branca Rover è anche stata quella nella quale vi è stata la maggiore vivacità e il maggiore fermento di idee. In alcune associazioni, spesso, essa è stata anche l’incubatrice di idee e di iniziative, che poi si sono riversate sulle Branche più giovani e che a volte hanno portato lo Scautismo su strade anche molto differenti da quelle tracciate inizialmente.

Attilio Grieco

[1] E.K. Wade, The Chief, The life story of Robert Baden Powell, Wolfe

[2] ”Moot” è il termine con cui nell’inglese antico venivano indicate le antiche assemblee popolari inglesi.


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