Dobbiamo tornare alla domanda del Capo: Tu ti presenti al Roverismo, ma sai come il Roverismo si presenta a te? Nell’articolo precedente abbiamo indicato che questo ricorda una parabola di Gesù, il quale racconta la storia di qualcuno che vuole costruire una torre. Abbiamo fatto il confronto con la costruzione della tua vita di Rover e ci siamo riferiti ai tre strumenti necessari nel tuo zaino immaginario: l’Assistente Spirituale, il Tempo del Signore e il Padrino Rover. Sono degli strumenti necessari, ma non sufficienti. Ne occorrono altri, come esprime il seguente passo (Lc 14,25-35): ” Molta gente andava con lui, egli si voltò e disse “[…] Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo […]. Il sale è buono, ma se anche il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si salerà? Non serve né per la terra né per il concime e così lo buttano via. Chi ha orecchi per intendere, intenda”.
Una battaglia da combattere
Così, il tono è impostato per tutta la serie di domande che il Capo ti porrà. Infatti, le domande che egli ti porrà riguardano la tua libertà. Conosci la via della libertà, la libertà che ti permetterà di scendere nel profondo del tuo cuore? Per conquistare questa libertà, è necessaria una vera battaglia spirituale contro la tua carne, lo spirito del mondo e il diavolo. Senza questa libertà è impossibile seguire Gesù, né amare con tutto il cuore Dio e il tuo prossimo. Senza questa libertà semplicemente non c’è amore; quindi il combattimento è necessario. D’altra parte, con la libertà tu sei capace di amare e, con il tuo amore fervente, darai sapore al mondo.
Quindi lo scopo di questo distacco, che fa parte del tuo combattimento spirituale, non è un cosiddetto vuoto “buddista”. È un distacco da tutto per attaccarsi interamente a Gesù, per amore. Egli è Colui che ti dà la Sua vita; vuole costantemente darti tutto e questo può farlo nella misura in cui sei sempre più Suo discepolo: portando la tua croce, seguendolo, staccandoti da tutto ciò che possiedi. Tu vai sul tuo cammino con Lui, questa è l’importanza dei tre strumenti. Sei sempre più attaccato a Gesù per amore e per vivere pienamente l’amore di Dio e la carità verso il prossimo. Tutto il resto è al servizio di questa missione di vita. Senza l’amore tu non sei nulla, né ora, né dopo questa vita. Nelle parole ferme di Gesù, sentiamo già un preludio del fine della Partenza Rover: “Un Rover-Scout che non ha dato tutto, non ha dato nulla. Un Rover-Scout che non sa morire non è buono a nulla. Ma ricordati che a volte è altrettanto difficile vivere, e ora, fratello, va con Dio…”.
Metti ordine nella tua vita
Con l’aiuto dei tre strumenti – Assistente Spirituale, Tempo del Signore e Padrino Rover – sarai in grado di conquistare a poco a poco la tua libertà, e così sempre di più amare a misura di Dio stesso. L’imitazione di Gesù, con la sua Grazia, diventerà il cuore della tua vita. La Sua Parola costituirà la roccia su cui costruisci la tua vita. Questo è illustrato meravigliosamente dal Mont Saint-Michel: una chiesa che è stata costruita su una roccia circondata dal mare. Per costruire la tua vita in questo modo, sant’Ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti nel XVII secolo, potrebbe essere la tua guida. Egli ti suggerisce di meditare regolarmente “sul principio e sul fondamento” dei suoi esercizi spirituali. Questo piccolo testo ti mostra come ordinare la tua vita. Dice questo:
L’uomo è creato per lodare, venerare e servire Dio nostro Signore e così salvare la sua anima, e le altre cose sulla faccia della terra, sono creati per l’uomo, e per aiutarlo nel perseguimento del fine per il quale è stato creato. Ne consegue che l’uomo deve usare queste cose in quanto lo aiutano per il suo fine e che deve liberarsi da esse nella misura in cui sono, per lui, un ostacolo a questo fine. Per questo è necessario diventare indifferenti a tutte le cose create, a tutto ciò che è lasciato alla libertà del nostro libero arbitrio e che non è proibito; in modo tale che non vogliamo, da parte nostra, più salute che malattia, ricchezza che povertà, onore che disonore, una lunga vita che una vita breve e così via per tutto il resto, ma che desideriamo e scegliamo solo ciò che ci porta di più al fine per cui siamo creati.
Questo “principio e fondamento” può servire da sfondo alle questioni della Partenza Rover. In questo modo tu condurrai la tua battaglia spirituale per la vittoria dell’amore! Santa Teresa di Lisieux fu molto ispirata dal cantico della carità, nella prima lettera di san Paolo ai Corinzi (1 Cor 13, 1-3), che in fondo dice la stessa cosa di sant’Ignazio: “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”.
Abbandonarsi al Cuore dell’amore
Allora, se ti manca l’amore, tutti i tuoi sforzi di staccarti saranno vani. C’è qualcosa che deve prendere il posto della cosa che tu lasci. L’uomo non è fatto per il vuoto, ma per delle cose buone e positive. Queste cose positive sono chiamate virtù, perché esse ci rendono virtuosi nell’arte dell’amore. L’amore è il coronamento di tutte le virtù. Quindi, se pensi di amare tutto in tutto, ti comporterai radicalmente contro tutti i tuoi vizi e le tue cattive abitudini.
È chiaro che noi non siamo la fonte dell’amore e non possiamo vincere la lotta senza l’aiuto di Dio amore. Abbiamo tanto bisogno della Sua Grazia. Santa Teresa di Lisieux lo aveva capito bene. Sebbene la logica del “principio e fondamento” degli esercizi spirituali di sant’Ignazio sia solida, essa può diventare realtà nella nostra vita solo con la grazia di Dio. Allora devi chiedere la grazia di consacrarti interamente al Cuore di Gesù. Proiettandoti nel Cuore di Gesù, con tutte le tue debolezze, Gesù ti coprirà con il Suo amore misericordioso. Perché c’è infatti una grande differenza tra “chiedere la Grazia” per qualcosa e “donarsi incondizionatamente alla Grazia”! I santi lo hanno capito e hanno scelto tutti la seconda opzione!
La prima domanda della Partenza Rover si situa in questo slancio. Riecheggia la chiamata di Dio ad Abramo: “Lascia il tuo paese, i tuoi parenti e la casa di tuo padre e vai nel paese che io ti mostrerò. Io farò di te una grande nazione, ti benedirò, farò grande il tuo nome e tu diventerai una benedizione” (Genesi 12:1-2). È solo quando Abramo risponde effettivamente, che la promessa è mantenuta. La fecondità che gli è promessa è legata alla liberazione dai suoi legami “naturali”. Attaccandosi a Dio attraverso la fede, Abramo entra nel deserto. Così, anche il Rover entrerà nella notte, non sapendo cosa gli succederà, ma con fiducia e abbandono.
Se hai trovato l’accesso alla strada, ti attende una vita in cui l’amore sarà il grande faro, come la colonna di fuoco ha guidato il popolo d’Israele durante la notte nel deserto, quando hanno lasciato la schiavitù d’Egitto. Cristo sarà quella Luce. Tu devi quindi essere pronto a partire come Abramo e come il popolo di Dio sotto la guida di Mosè. Il distacco c’è solo per fare spazio a un diverso attaccamento, fuori di noi stessi: l’abbandono alla Provvidenza divina, proprio come la Vergine Santissima. La realtà, come abbiamo visto, si presenta a te, ma non è casuale. Dio parla attraverso di essa e vuole condurti alla libertà per insegnarti ad amare come Lui.
Padre Servaas Bosch
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