La «Carta dei principi naturali e cristiani dello Scoutismo Europeo» è uno dei «testi fondamentali» dell’UIGSE-FSE. Bruno Rondet ci presenta le sue riflessioni su questo importante documento federale.

Enunciato dell’articolo 6: Lo scautismo vuole sfuggire in ogni campo dalla diverse forme di materialismo o di totalitarismo, anche le più simulate, sia che esse appartengano al passato, al presente o al futuro.

Significato

I materialismi e i totalitarismi si susseguono con travestimenti costantemente rinnovati. L’educazione scout, perché si sforza di vivere in modo concreto il Vangelo, educa ai valori e ai diritti inviolabili permanenti della persona umana.

1/. Il testamento di San Giovanni Paolo II

Nella sua opera testamento “Memoria e identità”[1] San Giovanni Paolo II fa luce sui materialismi mascherati che ci minacciano. Poiché durante la sua vita si è confrontato con il nazismo, poi, come vescovo, con il comunismo, e infine come Papa al liberalismo, la sua esperienza e la sua testimonianza hanno per noi un valore eccezionale:

Se, da un lato, l’Occidente continua a dare una testimonianza dell’azione evangelica, le correnti dell’antievangelizzazione non sono meno forti. Quest’ultima mina le fondamenta stesse della morale umana, coinvolgendo la famiglia e diffondendo la permissività morale: i divorzi, l’amore libero, l’aborto, la contraccezione, la lotta contro la vita nella sua fase iniziale come nel suo declino, la sua manipolazione. Questo programma viene sviluppato con enormi risorse finanziarie, non solo in ogni nazione, ma anche a livello mondiale. Può infatti avere grandi centri di potere economico, attraverso i quali cerca di imporre le proprie condizioni ai paesi in via di sviluppo. Di fronte a tutto questo, ci si può legittimamente chiedere se non sia un’altra forma di totalitarismo, nascosta furtivamente sotto le mentite spoglie della democrazia” (p. 64).

“Il rifiuto di Cristo, e in particolare del suo mistero pasquale – della croce e della Resurrezione – è emerso all’orizzonte del pensiero europeo, a cavallo tra i secoli XVII e XVIII, nel periodo dell’Illuminismo. Nelle sue varie espressioni l’Illuminismo si opponeva a ciò che l’Europa era divenuta sotto gli effetti dell’evangelizzazione”.

Gli “illuministi” radicali respingevano la verità su Cristo, il Figlio di Dio che si è fatto conoscere diventando uomo, nascendo dalla Vergine a Betlemme, annunciando la Buona Novella e donando la sua vita per i peccati di tutti gli uomini. Il pensiero europeo dell’Illuminismo voleva disfarsi di questo Dio uomo morto e resuscitato, e fece numerosi sforzi per escluderlo dalla storia di questo continente. Si tratta di uno sforzo al quale molti pensatori e uomini politici attuali continuano a rimanere ostinatamente fedeli”(p. 119).

“Nel ventesimo secolo, molto è stato fatto per far sì che il mondo smetta di credere e rifiuti Cristo. Si tratta di una devastazione delle coscienze, con conseguenze rovinose nel campo della moralità, sia personale che familiare, così come nel campo dell’etica sociale. L’Europa, a cavallo dei due millenni, potrebbe purtroppo essere descritta come un continente di devastazioni”(p. 147).

2/. La société dei consumi ha un solo obiettivo: il profitto attraverso il commercio

Per il sistema economico liberale, chiamato anche liberalismo, esiste solo il mondo materiale. L’ unico obiettivo proposto a ciascuno è la soddisfazione materiale dei suoi desideri, incessantemente eccitati dalla pubblicità. Questo può solo portare a insoddisfazione e disperazione.

Interessante la testimonianza del cantante Hugues Aufray (ex Scout de France) su un quotidiano del 4 settembre 2016. “Il mio mondo e quello dei miei genitori sono morti. Continuiamo a predire la fine del mondo che sarebbe causata da uno tsunami o da un terremoto… quando essa è già accaduta! Dobbiamo essere consapevoli che la barca sta affondando, la stiamo riproducendo in un vaso di vetro. Viviamo da quarant’anni con l’evoluzione tecnologica ed è vero che oggi tutti hanno una lavatrice. Ma per me non è un progresso. Trovate normale che un bambino di otto anni si prostituisca a Bali? L’unico progresso realizzabile è quello della moralità sociale“.

Come ha spesso denunciato Giovanni Paolo II, il liberalismo e il comunismo sono fratelli.

Per capire, è necessario fare un po’ di economia. La giustizia sociale è ciò che gli uomini cercano di realizzare tra loro: è la giusta distribuzione dei beni tra i membri di una società. È istituita da organizzazioni pubbliche e private, con l’obiettivo di promuovere la dignità degli individui e il rispetto delle comunità umane. È la società così come era stata concepita e istituita nei nostri paesi, seguendo le comunità monastiche del Medioevo, nei secoli di civiltà cristiana.

Oggi il liberalismo economico ha abbandonato questa concezione cristiana della società perché costituisce un freno al suo sviluppo. Si potrebbe pensare che sia in grado di realizzare la libertà economica e sociale, perché il suo stesso nome di liberalismo sembra rendere omaggio alla libertà. In realtà si tratta solo della libertà di fare affari e non la libertà di coloro che vivono in una società di questo tipo.

Questa confusione tra libertà e liberalismo fa sì che molti istintivamente legano la libertà all’ideologia liberale. Questa deviazione del significato, sostenuta dai mezzi di comunicazione, è spaventosa. E’ una menzogna che deve essere smascherata, così come l’ideologia comunista è stata smascherata ai suoi tempi. Infatti, dietro un appello alla libertà, si tratta davvero di giustificare l’ingiustizia sociale. Tanto più che il liberalismo cerca di annettere gradualmente a proprio vantaggio gli strumenti politici, economici, sociali, demografici e finanziari che gli Stati sovrani hanno istituito nel corso dei secoli per adempiere alla loro missione[2].

3/. La deriva totalitaria del liberalismo

Monsignor Michel Schooyans ha insegnato in diverse università. Ha riservato le sue ricerche all’insegnamento sociale della Chiesa, alle questioni demografiche e ai loro risvolti politici. La sua opera sulla deriva totalitaria del liberalismo è stata onorata da una lettera personale di Papa Giovanni Paolo II. Qualche anno dopo, la ha completata con un secondo libro:”La faccia nascosta dell’ONU[3].

In queste opere, che coronano un’opera importante, egli mostra che una tecnocrazia influenzata dal pensiero anglosassone ha colonizzato gli organismi internazionali. Partendo dal presupposto che la crescita demografica nei paesi poveri mette a repentaglio la sicurezza mondiale, i programmi internazionali hanno fatto della contraccezione il fulcro dello sviluppo. Tre agenzie specializzate delle Nazioni Unite sono state incaricate di attuare questa politica: UNDP, UNFPA e OMS[4]. Queste organizzazioni definiscono le politiche, raccolgono fondi, creano e distribuiscono risorse in tutto il mondo. In violazione del principio di sussidiarietà, si comportano come se avessero il diritto di agire contro gli Stati sovrani. Non si parla mai di metodi naturali per la contraccezione. I metodi da utilizzare sono di tipo meccanico, chimico e chirurgico. I problemi posti dalla demografia mondiale non sono di ordine tecnico, ma di carattere morale.

4/. “Voi siete il presente e il futuro dell’Europa e della Chiesa” (cardinale Sarah)

Di fronte a questa situazione, il Santo Papa Giovanni Paolo II non si arrendeva. Ci inviava in missione:”Qui si apre un campo enorme per la missione della Chiesa” (“Memoria e identità”, p. 147). Questo è esattamente ciò che ha fatto il cardinale Robert Sarah quando ha presieduto la riunione dei Rovers Scouts d’Europa a Vézelay il 31 ottobre 2016[5].

Nessuno ignora che, fino dalla fondazione della Federazione dello Scoutismo Europeo nel 1956 – esattamente sessanta anni fa -, e ancora recentemente, hanno cercato di far tacere le Guide e Scouts d’Europa in diverse maniere, più o meno insidiose, chiedendo loro in particolare di voler attenuare certe espressioni dei loro testi di base, definendoli inadatti al mondo cosiddetto «moderno». Nel momento più forte della tempesta, quando una grande agitazione si era impadronita di numerose comunità parrocchiali e religiose, i vostri predecessori, vere «pietre vive» della Santa Chiesa – Commissari Nazionali, Provinciali, di Distretto, Capi e Capo, Assistenti Spirituali, molti dei quali sono ormai rientrati alla Casa del Padre – vostri predecessori hanno tenuto duro nella prova, umilmente e nella preghiera”.

“… voi siete gli eredi di questa fedeltà umile e ferma dei vostri predecessori. Non lasciatevi trascinare da un’Europa ebbra delle sue multiple ideologie, che hanno fatto molto male a tutta l’umanità. Pensate al marxismo e ai suoi gulag, al nazismo e ai suoi orrori, e oggi alla teoria del gender che attacca frontalmente le leggi di Dio e della natura, demolisce il matrimonio, la famiglia e le nostre società, e rovina i nostri figli fin dall’età della scuola. Lo ripeto, l’ideologia del gender, le libertà democratiche sregolate e senza limiti e l’Isis hanno tutte la stessa origine satanica. Voi Rovers Scouts d’Europa se resistete a questa Europa senza Dio, orgogliosamente dominatrice dei poveri e dei deboli e che nega le sue radici cristiane, le impedirete di suicidarsi e di scomparire, eliminata da popoli più virili, più credenti e più fieri della loro identità e del loro rapporto con Dio. Voi siete il presente e il futuro dell’Europa e della Chiesa. Voi avete le energie e la fede, e il vostro attaccamento a Gesù Cristo vi permetterà di ricostruire l’eredità cristiana e la società europea”.

Bruno Rondet

(segue)

[1] Giovanni Paolo II. « Memoria e identità ». Libreria Editrice Vaticana. Città del Vaticano 2005

[2] Mgr Michel Schooyans, « La dérive totalitaire du libéralisme », Mame-Editions de l’Emmanuel, 1995, pp 98 à 101.

[3] Michel Schooyans. « La face cachée de l’ONU ». Le Sarment. Paris. 2000. Autore di una ventina di opere tradotte in più lingue, è membro di numerosi organismi, fra i quali l’Accademia Pontificia delle Scienze Sociali (Roma).

[4] UNDP (United Nations Development Programme), UNFPA (United Nations Fund for Population Activities), OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

[5] Questo testo si rivolge a tutti: infatti, ogni Capo uomo deve considerarsi un Rover-Scout in servizio e ogni Capo donna una Scolta R-S in servizio. In questo settore non possiamo fare distinzioni tra gli uomini e le donne.


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