Tu ti presenti alla strada, ma sai come la strada si presenta a te ?

La palla ritorna al candidato. Il Capo riconosce la sua richiesta, ma vuole anche sapere se questa richiesta è fondata e realistica. Qui, la “strada” si riferisce a una vita come Rover Scout. Così, il capo ti chiede se hai abbastanza esperienza e se il tuo zaino contiene abbastanza strumenti per vivere come Rover. In altre parole: tu stesso, pensi di essere pronto ad avanzare su questa strada?

La nostra vita è piuttosto imprevedibile; ci troviamo spesso di fronte a situazioni che sfuggono al nostro controllo. La realtà è davanti a noi e dobbiamo rispondervi. Nella vita si tratta di dare la migliore risposta possibile, molto più che manipolare la realtà nella propria immaginazione. Colui che non capisce questo non saprà come gli si presenterà la strada, ma egli idealizza e prima o poi si scontrerà con un muro o prenderà un vicolo cieco. Dovrai evitare questa tragedia.

Questo ci ricorda la parabola di Gesù in Lc. 14:28-30:”Chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolarne la spesa, se ha i mezzi per portarla a compimento? Per evitare che, se getta le fondamenta e non può finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.

Gli strumenti più importanti che devono essere nel tuo zaino per il resto della tua vita come Rover sono i momenti che dedichi quotidianamente alla riflessione e alla preghiera, il Tempo del Signore, le conversazioni regolari con un Rover più esperto e con un Assistente Spirituale. Questi tre strumenti ti permetteranno di scendere nel profondo del tuo cuore. Ti permetteranno di prendere buone decisioni, affinché la vita in Dio fiorisca in te e, con la grazia di Dio, tu possa vincere la battaglia spirituale.

Strumento n. 1: l’Assistente Spirituale

L’Assistente Spirituale ti aiuterà come un padre a mantenere davanti ai tuoi occhi la meta della tua strada, vale a dire la Casa del Padre. È qualcuno che cercherà di discernere come lo Spirito Santo sviluppa la vita di Dio in te. Pregherà per te, ti ascolterà, ti incoraggerà e condividerà con te le sue idee. Non è facile decidere e fare tutto da soli. Inoltre, non avrai un’esperienza sufficiente per superare le difficoltà specifiche, altrimenti non sarebbero più difficoltà. A parte questo, come tutti, vi saranno anche punti morti dove si possono trovare bucce di banana.

L’Assistente Spirituale ti aiuterà a costruire la tua vita sulla roccia. Se vi sono tempeste, o se piove abbondantemente, non tutto sarà distrutto e spazzato via. Va da sé che nessuno è diventato santo senza un assistente spirituale. Infatti, Dio si serve del tuo Assistente Spirituale per parlarti; se gli obbedisci e rimani fedele ai suoi consigli, anche il tuo cuore sarà più aperto a Dio stesso. Anche nel mondo degli affari, gli allenatori e i mentori sono la cosa più normale, frutto di un’esperienza cristiana secolare in Occidente. Quindi, per il tuo progetto di vita, che nel complesso è molto più importante, non sceglieresti un consulente (gratuito)?

Scegli qualcuno, preferibilmente un sacerdote o un religioso, che sia prudente, fraterno e paterno, che conosca se stesso. Dopo tutto, la direzione spirituale è un’arte. Se trovi un buon artista che è guidato dallo Spirito Santo, eviterai le insidie o supererai le difficoltà e vivrai sempre più nelle profondità del tuo cuore, là dove Dio ti parla. Allora scoprirai la libertà interiore e la pace.

Strumento n. 2: il Tempo del Signore giornaliero

La vita del Rover è talvolta paragonata al pellegrinaggio a Santiago di Compostella. È un lungo viaggio e consiste in tappe quotidiane. Ogni giorno il pellegrino si ferma a lato del sentiero e prende i suoi appunti. Vede se è sempre sulla strada giusta. Mentre continua, scopre le sfaccettature di sé stesso su cui vuole riflettere. Prende delle decisioni e continua. Verifica e segue le sue precedenti decisioni. Il Tempo del Signore giornaliero, un secondo strumento nello zaino, gioca un ruolo simile.

Per la maggior parte di noi, la vita passa in un momento; spesso dobbiamo correggere la direzione di marcia. Si tratta di equilibrare bene le proprie attività, superare i limiti personali, affinare la propria personalità e rafforzare le propri punti deboli. E questo non solo, ma basandosi su un colloquio cuore a cuore con il Signore, che è la meta della nostra strada. Questo è esattamente a ciò che serve il Tempo del Signore giornaliero. È un momento quotidiano di silenzio, meditazione e di preghiera. Per esempio, potresti meditare sul Vangelo del giorno e chiedere allo Spirito Santo di insegnarti. Potresti pregare una decina del Rosario. Potresti leggere alcune pagine di un libro spirituale, o un capitolo del Catechismo della Chiesa Cattolica. Preferibilmente, ne parlerai con il tuo Assistente Spirituale e, insieme a lui, determinerai il tempo da dedicare giornalmente a esso.

È importante formare la tua intelligenza e permettere alle idee di scendere nel tuo cuore. Devono purificare la tua mente e il tuo cuore da tutto ciò che ti distrae sulla strada verso la Casa del Padre. Sarà necessario prendersi molta cura del Tempo del Signore giornaliero, in modo che abbia il massimo impatto e orienti la tua vita nella giusta direzione. Può anche darsi che certe questioni stiano bollendo, che alcune domande necessitino di una risposta o che delle preoccupazioni siano almeno espresse. Infine, è anche importante che il Tempo del Signore giornaliero ti porti a qualcosa, che tu prenda certe decisioni o delle risoluzioni realistiche per quel giorno. Possono essere piccole cose che farai o semplicemente non farai. Ecco perché per la maggior parte delle persone la mattina è il momento migliore per il Tempo del Signore giornaliero. Fanne un’abitudine. In questo modo, imparerai a combattere ben mirato.

Strumento n. 3: il Padrino Rover

Si può essere fratelli e sorelle solo quando si ha lo stesso padre e la stessa madre. Così, il secondo articolo della Legge Scout può essere adempiuto solo se riconosciamo che abbiamo gli stessi genitori, quindi dobbiamo anche essere dei figli. E questo è il Terzo Principio dello Scout: lo Scout è figlio della Cristianità. Pertanto, uno Scout d’Europa è cristiano e riconosce Dio come suo Padre. Dio si è rivelato pienamente a noi in Gesù Cristo.

Gesù è il nostro fratello per eccellenza, anche se un fratello maggiore. Fa due cose in particolare. Prima di tutto, Egli ci mostra il cammino verso la Casa del Padre come lo diciamo nella preghiera del Rover. In questo sei aiutati dall’Assistente Spirituale. Poi anche, spalla a spalla, Egli lotta accanto a noi per raggiungere la Casa del Padre. In definitiva, è la via dell’amore fino in fondo, e questo potrebbe costarci. È fraternità, che è qualcosa di diverso dall’amicizia, come sappiamo dal quarto articolo della Legge Scout: lo Scout è amico di tutti e fratello di ogni altro Scout. Un Padrino Rover è un Rover un po’ più anziano che è un fratello nel nome di Gesù sulla tua strada.

Il primo articolo della Legge Scout afferma che lo Scout considera suo onore il meritare fiducia. Fino dalla tua Promessa è quindi tuo onore essere fedele alla parola data. Dopo tutto, è su questo che si basa la fiducia. La Promessa è una parola data e quindi il cerchio è completo. Tu prometti di mantenere la tua Promessa come una promessa, e questo è il tuo onore. E non solo il tuo, ma anche i quello dei tuoi fratelli Scouts.

Siamo tutti nella stessa barca e così facendo condividiamo tutti lo stesso ideale. Condividiamo questo ideale, aspiriamo a esso e vogliamo realizzarlo insieme. Siamo d’accordo sulla direzione da seguire. Siamo fratelli perché siamo figli della Cristianità e vogliamo andare verso la stessa Casa del Padre. Un Padrino Rover è un fratello che si batte con te, spalla a spalla, in modo che il tuo cuore possa essere quello di un Rover.

Padre Servaas Bosch

(segue)

Red Branch


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